Giorno 1 - Marrakech
Che giornata! Il viaggio è stato lungo, ma durante la lunga pausa-scalo a Casablanca abbiamo avuto l'occasione di conoscere meglio i nostri compagni di viaggio. All'arrivo all'aeroporto di Marrakech abbiamo avuto una brutta sorpresa: niente bagagli! Né il mio, né quello di Elisabetta, né quello di altri 4 compagni di viaggio! Ci dicono che arriverà col primo volo di domani... io non ci credo. Sconsolati andiamo a recuperare le macchine a noleggio che si rivelano essere delle sfigatissime Fiat Uno... e io che sognavo le 4x4 (no, non la Panda 4x4 :P ) In qualità di co-pilota di una delle vetture (il pilota nominale è Giammarco e l'altro membro dell'equipaggio è Elisabetta), mi siedo al posto di guida e insieme agli altri mi dirigo verso l'hotel.
Delirio, pazzia e confusione! Guidare nel traffico di Marrakech è tutt'altro che semplice: macchine che sfilano da tutte le parti, motorini che tagliano la strada, bambini che si buttano sotto le ruote, pazzi in bicicletta, carretti trainati da muli che zigzagano per la carreggiata, il tutto condito da perenni suonate di clacson e urla d'insulto! La foto a sopra di Rachele & Luca rende molto l'idea. Dopo il primo impatto, mi smalizio anch'io e in poco tempo imparo le arti della suonata di clacson e della "finta" per conquistarsi la precedenza, che, abilmente combinate, consentono di circolare incolume nel manicomio che è il traffico di Marrakech.
In questi pochi minuti dal mio arrivo ho già potuto vedere e provare molte cose diverse e lontane dalla mia vita quotidiana e soprattutto piene di contrasti: ho visto donne col velo attraverso cui erano visibili solo gli occhi passare vicino a ragazzine in minigonna vestite all'"occidentale" (d'altra parte il Marocco è molto più a ovest dell'Italia!), mezzi di trasporto di ogni tipo che trasportavano un numero di passeggeri di gran lunga maggiore di quello per cui sono stati progettati, profumi di spezie e puzze inenarrabili, il canto del muezzin dal minareto e la musica disco-araba. L'impatto è stato notevole e mi è subito piaciuto.
Arriva l'ora di cena e ci dirigiamo verso Place Jamaa el Fna, la piazza principale della medina di Marrakech. Delirio, pazzia e confusione! Ancora una volta siamo proiettati in una dimensione nuova. La piazza è gremita di persone; in lontananza si vedono luci e fumo e nelle orecchie rimbombano i tamburi. Delirio, pazzia e confusione! Non ci sono altri modi per descriverlo. Mentre ci avviciniamo scopriamo che il suono di tamburi proviene da gruppi di suonatori intorno ai quali si raduna la gente ad ascoltare, ma poi ci sono anche i cantastorie, i giocolieri, gli incontri di boxe... La lama di luce e il fumo proviene da un centinaio di banchetti che vendono cibo. Decidiamo di mangiare lì (foto a fianco). La cena è buona, ma si risolve in una fregatura per via del prezzo che si assesta sui 2500 DH (250€ ca.) dopo estenuanti trattative. Ci servirà di lezione per il resto della vacanza!
Delirio, pazzia e confusione! Guidare nel traffico di Marrakech è tutt'altro che semplice: macchine che sfilano da tutte le parti, motorini che tagliano la strada, bambini che si buttano sotto le ruote, pazzi in bicicletta, carretti trainati da muli che zigzagano per la carreggiata, il tutto condito da perenni suonate di clacson e urla d'insulto! La foto a sopra di Rachele & Luca rende molto l'idea. Dopo il primo impatto, mi smalizio anch'io e in poco tempo imparo le arti della suonata di clacson e della "finta" per conquistarsi la precedenza, che, abilmente combinate, consentono di circolare incolume nel manicomio che è il traffico di Marrakech.
In questi pochi minuti dal mio arrivo ho già potuto vedere e provare molte cose diverse e lontane dalla mia vita quotidiana e soprattutto piene di contrasti: ho visto donne col velo attraverso cui erano visibili solo gli occhi passare vicino a ragazzine in minigonna vestite all'"occidentale" (d'altra parte il Marocco è molto più a ovest dell'Italia!), mezzi di trasporto di ogni tipo che trasportavano un numero di passeggeri di gran lunga maggiore di quello per cui sono stati progettati, profumi di spezie e puzze inenarrabili, il canto del muezzin dal minareto e la musica disco-araba. L'impatto è stato notevole e mi è subito piaciuto.
Arriva l'ora di cena e ci dirigiamo verso Place Jamaa el Fna, la piazza principale della medina di Marrakech. Delirio, pazzia e confusione! Ancora una volta siamo proiettati in una dimensione nuova. La piazza è gremita di persone; in lontananza si vedono luci e fumo e nelle orecchie rimbombano i tamburi. Delirio, pazzia e confusione! Non ci sono altri modi per descriverlo. Mentre ci avviciniamo scopriamo che il suono di tamburi proviene da gruppi di suonatori intorno ai quali si raduna la gente ad ascoltare, ma poi ci sono anche i cantastorie, i giocolieri, gli incontri di boxe... La lama di luce e il fumo proviene da un centinaio di banchetti che vendono cibo. Decidiamo di mangiare lì (foto a fianco). La cena è buona, ma si risolve in una fregatura per via del prezzo che si assesta sui 2500 DH (250€ ca.) dopo estenuanti trattative. Ci servirà di lezione per il resto della vacanza!
Tags:
1 commento:
Ohi turista per caso!
Potevi postare anche quell'arabesco simile a un frattale! ^_^
Ziao
Posta un commento